POLIVALENTE CON LA STELLA
VANLINE PÖSSL VANSTAR 300 d. Più votato all’uso come veicolo quotidiano, questo mezzo proposto dall’azienda del gruppo Pössl può avere un equipaggiamento opzionale per renderlo più autonomo nella vita all’aria aperta. Di serie ci sono tetto a soffietto e piano cottura a induzione a scomparsa.
I polivalenti stanno suscitando un grande interesse e molti produttori tradizionali di veicoli ricreazionali hanno deciso di allargare la loro offerta a questo segmento di mercato. Un mezzo di questo genere è più piccolo di un furgonato e si propone quindi come soluzione ideale per chi desidera utilizzarlo non solo per lo svago, ma anche come auto di tutti i giorni. La tedesca Pössl ha creduto prima di altri nelle loro potenzialità, tanto da avere creato un vero e proprio marchio: VanLine.
All’inizio l’offerta era formata da Vanster e Campster, realizzati su Citroën Spacetourer e rispettivamente pensati uno per un uso ricreativo limitato e l’altro completamente attrezzato per la vita all’aria aperta. Recentemente, la gamma si è ampliata. Al Vanster si è aggiunto l’e-Vanster, con alimentazione elettrica, mentre la famiglia VanLine è ulteriormente cresciuta con il lancio di Vanstar e Campstar, versioni realizzate – a seconda del modello – sulla meccanica Mercedes-Benz Vito Tourer Pro o Classe V, tutte dotate di cambio automatico 9G-Tronic e motore a gasolio.
Tra questi ultimi, Vita in Camper ha voluto analizzare da vicino il veicolo più cittadino, il Vanstar, nella versione top di gamma 300 d, dotata di motore da ben 237 cavalli, che garantisce una velocità massima di 220 chilometri orari. Questo polivalente ha una lunghezza totale di 5 metri e 14 centimetri, una larghezza di 193 centimetri, ma soprattutto un’altezza totale, comprensiva di tetto a soffietto, di 194 centimetri. Questo consente di entrare anche nei parcheggi sotterranei o in quelli che hanno la barra limitatrice posizionata a due metri d’altezza.
Su Classe V i sedili sono singoli
La base meccanica in questo caso è la Classe V, che porta in dotazione due sedili singoli (altri due si possono avere a richiesta) posizionabili a piacere sulla coppia di binari inserita nel pavimento. Le versioni su Tourer Pro hanno invece una panca a tre posti, con la possibilità di ordinarne una seconda.
A livello visivo, l’unica cosa che distingue il Vanstar dalla corrispondente Classe V è il tetto a soffietto, per altro con un ingombro in altezza molto contenuto e realizzato nello stesso colore della carrozzeria. Per il resto, estetica e dotazioni sono le stesse della versione automobilistica, a cominciare dalla bella plancia con il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User eXperience) dotato di display centrale sensibile al tocco e comandi vocali.
La presenza di sistemi di assistenza alla guida è di alto livello, nemmeno paragonabile alla dotazione di serie normalmente prevista sui furgoni più grandi come Fiat Ducato, Ford Transit o Mercedes-Benz Sprinter. Sui Vanster basati su Classe V sono inclusi gli assistenti per la frenata di emergenza, per il vento laterale, per il mantenimento della corsia, per i fari abbaglianti e per la lettura dei cartelli stradali. In più sono presenti il regolatore di velocità adattivo Distronic, le telecamere per la visione a 360 gradi, lo specchio interno digitale, il sensore di pioggia e l’antifurto.
Le dotazioni per il tempo libero
Polivalente va bene, ma quali sono le caratterizzazioni per l’utilizzo ricreativo all’aria aperta? Il tetto a soffietto ospita un letto largo 110 centimetri, i sedili in cabina sono girevoli e sul lato sinistro, nella parte posteriore, è installato un piano cottura a induzione a scomparsa, con un fuoco che funziona collegando il veicolo alla rete elettrica a 230V. Quanto meno, riposo e caffè caldo sono garantiti. In questa configurazione è chiaro che l’uso prevalente è quello come auto di tutti i giorni, con la possibilità di ospitare sei passeggeri, conducente compreso, e di modulare gli interni per avere una capacità di carico variabile in funzione delle esigenze.
Se lo spirito del campeggio prende il sopravvento, è bene considerare l’acquisto dei moduli opzionali Campbox. Quello battezzato Kitchen è un sistema estraibile con spazio di stivaggio che comprende un piano cottura a gas a due fuochi e lavello integrato. Volendo, nel vano centrale è anche possibile ospitare un WC portatile, per un’autonomia completa. Se l’equipaggio è più numeroso della coppia, se si preferisce dormire comodi in due letti separati o se si vuole evitare di alzare il tetto per la notte (in alcune occasioni può accadere) si può optare per la versione Sleep, che comprende anche un letto aggiuntivo da utilizzare sopra i sedili ripiegati.
Che si scelga o meno di acquistare il modulo opzionale, dall’esterno il Vanstar manterrà un perfetto anonimato. Tra l’altro conservando il vantaggio della vettura da cui deriva di avere portelloni scorrevoli laterali.
Disponibile in sette versioni
La gamma Vanstar è offerta in sette varianti, di cui quattro su Vito Tourer Pro (con motori da 136, 163, 190 e 237 cavalli) e tre su Classe V (163, 190 e 237 cavalli). Oltre alla potenza, la differenza principale sta nelle dotazioni. Classe V vanta in più, nell’equipaggiamento di serie, il freno a mano elettrico, le sospensioni comfort, gli specchietti esterni riscaldati, la luce nel bagagliaio, i paraurti in tinta carrozzeria, la console centrale con vano portaoggetti, il climatizzatore semiautomatico, il sistema MBUX con radio DAB e il quadro strumenti con display a colori. A livello di prezzi, a parità di motore, il divario tra Vito e Classe V è di circa tredicimila euro.
La massa complessiva di tutte le versioni è di 3,1 tonnellate, con un carico utile che va da 704 a 720 chili a seconda del modello. A richiesta, tutti i Vanster possono essere omologati per 3,2 tonnellate, ma in questo caso bisogna sapere che l’altezza aumenta leggermente, anche se VanLine non specifica esattamente di quanto. Per chi pensa alla possibilità di traino, i Vanstar possono agganciare rimorchi frenati fino a due tonnellate, che a richiesta possono diventare due e mezza. Optando per il Vito Tourer Pro, bisogna però ordinare tra gli optional l’impianto elettrico per la presa del rimorchio, che nella Classe V è invece già presente di serie.
Altre differenze tra le diverse versioni di Vanstar, tutti omologati secondo la direttiva comunitaria Euro 6D-ISC-FCM, riguardano le misure degli pneumatici, che vanno dai 195/65 R16 (16 pollici) per la versione meno potente ai 235/55 R17 (17 pollici) dei veicoli con il motore da 237 cavalli. In mezzo ci sono i 205/65 R16 e i 225/55 R17. Uguali per tutti invece, le dimensioni del serbatoio (70 litri) e i consumi dichiarati: 8,2 litri per 100 chilometri (12,2 km/l) nel ciclo urbano, 6,5 (15,4 km/l) in quello extraurbano e 7,1 (14,1 km/l) nel ciclo combinato.
Rispetto a camper e furgonati, con questo veicolo ci si può sbizzarrire con i colori della carrozzeria: ben 11 varianti che comprendono anche verde, blu e due tipi di rosso. Insomma, con il Vanstar si può passare quasi inosservati o indossare un “abito” che ci rappresenta in modo un po’ più vistoso.
VanLine Poessl Vanstar 300d
Motorizzazione: Mercedes-Benz Classe V – 1,95 MJ – 237 CV
Lungh. x Largh. x Alt.: 514 x 193 x 194 cm
Massa in ordine di marcia: 2.380 kg
Massa massima ammessa: 3.100 kg
Carico utile: 720 kg
Posti omologati: 6
Posti letto: 2 + 2 opt.