AL-KO: IL RIMORCHIO È PER TUTTI

AL-KO ha organizzato durante la manifestazione Transpotec Logitec a Veronafiere un incontro tecnico con la stampa per approfondire il tema dei rimorchi e della nuova patente B96. AL-KO: IL RIMORCHIO È PER TUTTI

Durante l’ultima edizione di Transpotec si è parlato a lungo di rimorchi leggeri. A illustrare le novità normative, tecniche e le possibili applicazioni è stato Alessandro Marco Butturini, direttore commerciale di AL-KO Italia e segretario generale di Aciril, Associazione Italiana Rimorchi Leggeri. L’incontro, organizzato per la stampa del settore veicoli industriali, aveva lo scopo di illustrare i vantaggi della nuova patente B96 e proporre il rimorchio leggero quale valida soluzione anche nel mondo dei trasporti.
«I rimorchi leggeri propongono svariate soluzioni per risolvere esigenze di trasporto veloce, pratico, flessibile ed economico – dice Alessandro Marco Butturini – Una panoramica delle applicazioni può essere suddivisa tra trasporto barche, animali, rimorchi nell’ambito dell’edilizia e costruzioni, trasporto puro, trasporto veicoli, rimorchi speciali e caravan».
I rimorchi leggeri sono inquadrati nelle categorie O1 – fino a 750 kg, frenati o sfrenati – e O2 da 750 a 3500 Kg solo frenati tramite un sistema a repulsione. In Italia sono previste anche alcune eccezioni, come le appendici e i TATS, ma con la normativa europea ormai in vigore da diversi anni, questi perdono sempre più importanza. In particolare le norme introdotte dal 2013 anche nel nostro Paese e inerenti la patente B96, che permette di trainare convogli fino a 4250 Kg sostenendo solo un semplice esame pratico, e che di fatto ha “aumentato” la trainabilità di circa 300-400 kg rispetto al passato con la sola patente B. In Europa vengono immatricolati circa 1 milione di rimorchi ogni anno. In testa la Francia con oltre 195mila rimorchi, seguita dalla Germania con 170mila, 100 mila in Russia, 95mila in Scandinavia, 75mila nei paesi baltici, 66mila in Benelux e 53mila la Gran Bretagna. Il parco circolante è stimato nella sola Germania in 6,5 milioni di unità. In Italia si aggira intorno alle 800mila unità.
«Nel nostro Paese stimiamo circa 20 mila immatricolazioni all’anno tra rimorchi immatricolati (circa 15mila) e altri 5mila tra appendici e rimorchi per pubblica utilità e militari – continua Butturini  – Tra le regioni italiane con maggiori immatricolazioni ricordiamo al primo posto la Lombardia, seguita da Veneto, Puglia, Lazio, Sicilia e Toscana, tutte abbondantemente oltre i 1.000 pezzi annui. Per quanto riguarda invece gli allestimenti, quasi il 60% delle immatricolazioni italiane riguarda il trasporto merci, mentre quote inferiori sono riservate ad allestimenti vari e trasporto imbarcazioni. In totale i costruttori Italiani di rimorchi leggeri sono oltre 200, con un frazionamento molto alto, visto che solamente i primi 5 hanno una produzione che supera le 700 unità/anno, e tutti gli altri ne sono abbondantemente sotto».
Per AL-KO quello dei rimorchi è un mercato strategico: sono oltre 22 milioni gli assali prodotti da AL-KO e che circolano sulle strade di tutto il mondo, e oltre 2,6 milioni i repulsori prodotti negli ultimi 10 anni nello stabilimento di Vandoies, una perla italiana del Gruppo. La produzione AL-KO riguarda sia rimorchi normali  con assali e repulsori con portate da 300 a 4000 kg, sia quelli più di nicchia, dai telai autosterzanti per trenini turistici agli assali abbassabili per autonegozi, ai tridem speciali fino a 5400 kg.
«In Italia siamo presenti dal lontano 1963 quando è stata aperta la prima filiale del Gruppo a Verona- continua Butturini –  e possiamo affermare con orgoglio di aver fatto la storia del rimorchio leggero in Italia e di rappresentare un punto di riferimento tecnico e di supporto normativo per tutti gli operatori del settore. Offriamo consulenza a 360° gradi, soluzioni, componenti e accessori tecnologicamente avanzati, come il dispositivo antisbandamento per Caravan ATC o la soluzione di freni autoregistrante AAA Brake, che precorre la normativa europea che probabilmente entrerà in vigore tra due anni. Con Aciril, l’associazione che raggruppa i maggiori costruttori di rimorchi italiani e i maggiori fornitori di componenti, ci stiamo battendo per il riconoscimento di TEMPO 100 anche in Italia, che, come accade in molti paesi d’Europa, permetterebbe di poter raggiungere in autostrada i 100 km/h trainando un rimorchio o una caravan».

http://www.al-ko.it/

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