Scozia: in camper tra castelli e villaggi di pescatori

 

La Scozia è un continuo gioco di contrasti, dove è bello lasciarsi sorprendere dalla miriade di sfaccettature di questo paese.

Fiume Ness a Inverness

Dalle colline del Dumfries e Galloway, al sud, ai paesaggi solitari e selvaggi delle Highlands al nord. Anche le due città principali non mancano di stupire per i loro contrappunti in architettura: Edimburgo con i vicoli medievali e gli edifici settecenteschi della New Town. Capitale dell’eleganza, è una delle città più famose d’Europa per il suo stile di vita. A Glasgow, invece, gli edifici vittoriani restaurati e le officine trasformate in negozi o ristoranti fanno da sfondo a uno scenario moderno dal fascino irresistibile.

La Scozia è una terra molto generosa sotto parecchi punti di vista: natura, storia, cultura, folclore, carattere degli abitanti, strutture turistiche e opportunità di divertimento. Nella terra del kilt e delle cornamuse è veramente difficile annoiarsi, anche se le condizioni meterologiche mutano in fretta e spesso il vento strapazza le brughiere e costringe a far sosta in un pub.
Se l’Europa possiede ancora una natura selvaggia allo stato puro, bisogna cercarla nelle Highlands. La bellezza aspra delle montagne, il silenzio delle distese di eriche, i panorami, che non ci sono parole per descriverli, la costa imprevedibile con le piccole baie sorprendenti, i tranquilli villaggi di pescatori, e il fascino strano delle isole a fare da sfondo… Senza dimenticare ‘Nessie’, il leggendario mostro del Loch Ness, e le diverse migliaia di altri spiriti e fantasmi, che un bicchiere di whisky vi darà il coraggio di affrontare. Tutti dovrebbero vedere con i propri occhi questo straordinario paese almeno una volta nella vita.

Edimburgo, capitale dell’eleganza
La Old Town è mossa da pittoresche viuzze, che si staccano dal Royal Mile, la strada principale. Da vedere è anche la New Town, di chiara intonazione georgiana.

Il Castello di Edimburgo, illuminato di notte
Il Castello di Edimburgo, illuminato di notte

Da Londra, inboccata l’autostrada nord, seguiamo le indicazioni per Edimburgo, la capitale. Oltrepassato il mitico vallo di Adriano che anticamente segnava il confine dell’impero romano, si entra nei Borders, ai confini con l’Inghilterra. È una regione prevalentemente pastorale, dagli splendidi paesaggi punteggiati da sontuose abbazie (Jedburgh, Melrose, Kelso, Dryburgh).
Adagiata su un’insenatura del Mare del Nord, Edimburgo non è soltanto la capitale, una delle città più antiche (circa 2000 anni) e affascinanti d’Europa, sede di uno dei festival culturali più famosi al mondo, ma è anche il simbolo della “scottishness”. Di spicco, nella Old Town, è il castello, che si erge su una spettacolare rupe vulcanica. Il Palazzo Reale, costruito in puro stile rinascimentale scozzese, si trova sulla Crown Square e ospita i favolosi gioielli della corona, gli appartamenti di Maria Stuarda e la Great Hall, sede originaria del parlamento scozzese. La spina dorsale della città vecchia, che collega il castello al Palazzo Reale di Holyrood, è il Royal Mile (circa 3 km), punteggiato da edifici antichi e prestigiosi, come la Cattedrale di St.Giles, con all’interno la Cappella dell’Ordine del Cardo, il più alto ordine cavalleresco scozzese, e il Parlamento. Punto nevralgico della georgiana New Town, la città nuova, sorta nel XVIII secolo, è invece Princes Street, la strada commerciale più famosa, con i bellissimi giardini e The Mound, una strada caratteristica, che la collega alla Old Town, sulla quale si affacciano la National Gallery of Scotland e la Royal Scottish Academy. Visitata la città, si può proseguire per la penisola del Fife a est, attraversando il ponte sull’estuario del Forth e perlustrando i pittoreschi villaggi di pescatori dell’East Neuk, che schiudono invitanti ristorantini con specialità di mare. Il Fife è la penisola che sporge nel mare del nord, tra Perth ed Edimburgo, disegnata da due fiordi spettacolari come il Firth of Tay, a nord, e il Firth of Forth, a sud. Vanta insediamenti antichissimi e suggestivi, villaggi di pescatori, perennemente in lotta col mare. Ma la fortuna turistica del Fife è legata al golf: con i suoi 40 circuiti, tra cui quello di fama mondiale di St.Andrew, è infatti la piccola mecca degli amanti del green. Deliziosa anche l’antica cittadina medievale, appollaiata su uno spuntone roccioso e nota fin dall’antichità per la prestigiosa università.

Edimburgo

Tra whisky e castelli
A nord di Aberdeen si stagliano le cime dei monti Grampians, porta d’ingresso per il paradiso degli amanti del pregiato liquore: vi sorgono più della metà delle distillerie del paese.

Approfittando del ponte sul fiume Tay, si può raggiungere Dundee e proseguire verso nord-ovest sulla A90, arrivando nella regione dei Grampians, famosa per il whisky e i castelli. La strada A97 propone una sosta alla Strathisla Distillery, una tipica distilleria di whisky, nei pressi di Keith, fondata nel 1786 e considerata la più antica di quelle ancora operanti nelle Highlands. Infine si giunge ad Aberdeen. Affacciata sul Mare del Nord e resa inconfondibile dagli edifici in lucido granito locale, la città è, per grandezza, la terza della Scozia. Il petrolio e la pesca l’hanno resa ricca e vivace, e i suoi abitanti sono da sempre orgogliosi di questa “splendida autosufficienza”.
Il nucleo più antico, Old Aberdeen, disegnato da stradine in ciottoli, si trova a nord del centro, sulle rive del fiume Don e conserva edifici suggestivi, come St.Machar’s Cathedral (VI sec.), la costruzione in granito più vecchia della città; King’s College, la prima università, fondata nel 1495, e il Brig O’Balgownie, il ponte sul Don, del XIII secolo. Il centro ruota attorno a Union Street, costruita agli inizi del 1800; mentre, nella vicina Broad Street, merita uno sguardo il Marischal College, la cui facciata neogotica è uno strabiliante intarsio di pinnacoli (dopo l’Escorial di Madrid, è il secondo edificio in granito più grande del mondo). A nord della città, si stagliano le cime ardite dei Grampians, porta d’ingresso allo Speyside, paradiso degli amanti del whisky: si trovano infatti qui più della metà delle distillerie di whisky al malto visitabili nel Paese, grazie a un percorso chiamato “Malt Whisky Trail”.

Nelle incontaminate Highlands
Una visita al Loch Ness, abitato dal famoso mostro, per poi immergersi tra fiordi e paesaggi verdi, scogliere a picco sul mare, dove giocano foche e delfini: sembra di essere alla fine del mondo.

Le rovine di Lochranza
Le rovine di Lochranza

Seguendo la costa sulla A96 si arriva rapidamente a Inverness, capitale delle Terre Alte, da dove si può puntare anche al vicino Loch Ness, per spiare Nessie, l’inossidabile mostro del lago. Inverness, la capitale delle Highlands, dalla storia turbolenta e sanguinosa, in cui Shakespeare ambientò il Macbeth, vanta una posizione strategica sul fiume Ness e può essere un comodo punto di partenza per visitare le località più famose della regione. A dominare il fiume e l’abitato è un poderoso castello in arenaria, ricostruito in buona parte nel XIX secolo. Più interessante il Museo Civico, che racconta le antiche tradizioni legate all’artigianato dell’argenteria, della concia delle pelli, la fabbricazione di violini e cornamuse, e conserva una pietra pittica del VII secolo raffigurante un lupo. A nord della città, si apre la penisola di Black Isle, disegnata da due fiordi spettacolari, l’Inverness Firth e il Cromarty Firth, punteggiata da boschi e fattorie e immersa in una tranquillità assoluta. Al porto di Cromarty si organizzano piacevoli escursioni in barca per vedere i delfini tursiopi, tra i più grossi esistenti al mondo, e le foche (sia grigie sia comuni). Proseguendo sulla A9, tra spettacolari fiordi, si raggiunge l’estremo nord. La vista lascia senza parole: scogliere altissime a picco sul mare, paesaggi verdi e incontaminati, dove il mondo sembra finire. Il porto di Scrabster, a nord, dove ci si imbarca per le Orcadi, isole dalla natura intatta e ospitale, ricche di siti archeologici (Skara Brae, Maes Howe…) risalenti all’età della pietra.

Inverness Castle e il fiume Ness
Inverness Castle e il fiume Ness

Skye, l’isola a piovra
È considerata l’angolo più spettacolare delle Highlands: vi si alternano catene montuose spettacolari e vallate selvagge. Ideale punto di partenza per vedere le balene.

Tornati sulla terraferma, si punta verso sud. Prendiamo la A87 per tornare sulla costa occidentale a Kyle of Lochalsh e poter rimirare il bellissimo Eilean Donan Castle (famoso per le scene del film Highlander) e dirigerci verso l’Isola di Skye, considerata l’angolo più spettacolare delle Highlands, mossa da catene montuose, come quella dei monti Cuillin e da vallate selvagge, come la Glen Brittle. Skye, dalla frastagliatissima forma a piovra (80 km di lunghezza, 50 di larghezza), è ritenuta la più bella e romantica isola scozzese. La si raggiunge comodamente dall’imbarco di Kyle of Localsh oppure da Mallaig, sulla costa ovest, e si assapora un mondo dove sono ancora vive le tradizioni e la cultura dei clan. Qui, si può osservare una nutrita colonia di lontre selvagge presso il Kylerhea Otter Haven e si può partire per emozionanti escursioni in barca, che consentono di avvistare balene e una fauna ittica molto varia. Oppure si può puntare verso Carbost, dove sorge la famosa Talisker Distillery, rinomata perché il suo malto ha (secondo alcuni) un sentore di mare e un aroma torbato e affumicato.
Seguendo poi le indicazioni per Broadford, si riguadagna la Scozia continentale attraverso lo Skye Bridge, per poi virare su Fort Williams, cittadina acquattata ai piedi del massiccio del Ben Nevis (1343 metri), considerata la capitale scozzese della vita all’aria aperta: d’inverno le falde del monte diventano entusiasmanti piste da sci e, d’estate, si snoda da queste parti il più lungo tracciato di discesa per mountain bike di tutta la Gran Bretagna.

Eilean Donan Castle
Eilean Donan Castle

Glasgow, città d’avanguardia
I vecchi e decadenti edifici hanno lasciato il posto a musei e gallerie che tutto il mondo invidia, a scintillanti centri commerciali, a locali di tendenza e ad avveniristici progetti di design.

 La cattedrale di Sant'Andrea a Glasgow
La cattedrale di Sant’Andrea a Glasgow

Puntando ancora a sud, sulla A82, si arriva speditamente tra le pieghe del Parco Nazionale del Loch Lommond e delle Trossachs, dove si può fare l’ennesimo “pieno” di natura, prima di fare rotta sulla dinamica, colta e raffinata Glasgow, che in pochi decenni ha saputo rilanciare il suo profilo, convertendo gli edifici più fatiscenti in musei, gallerie e locali di tendenza. Archiviata, infatti, la fama di città dell’industria pesante, dai sobborghi squallidi e degradati, Glasgow vive oggi un ruolo di protagonista nel mondo della cultura, dell’arte e del design. I vecchie e decadenti edifici hanno lasciato il posto a musei e gallerie che tutto il mondo invidia, a scintillanti centri commerciali, a locali di tendenza e ad avveniristici progetti di recupero del lungofiume. La visita della città non può prescindere dal centro storico, il cui perno è la settecentesca George Square, con al centro la colonna su cui campeggia la statua di Sir Walter Scott; il più famoso romanziere scozzese. O dalla maestosa Cattedrale gotica di S.Mungo, con il magnifico coro, alle cui spalle si estende un cimitero panoramico e spettacolare. Il nostro itinerario termina più a sud, sull’isola di Arran, chiamata la “Scozia in miniatura” per il contrasto tra il paesaggio montuoso dell’estremità settentrionale e quello più dolce dell’estremità meridionale.

 Isola di Arran
Isola di Arran

DA VEDERE
Royal Deeside è una vallata spettacolare, a ovest di Aberdeen, solcata dal fiume Dee, che le dà il nome e punteggiata da borghi millenari intatti, pascoli e prati di erica e, naturalmente da castelli fiabeschi (alcuni provvisti di fantasma), come il duecentesco Drum Castle, nei pressi di Banchory; o Crathes Castle, con una curiosa torre in pietra rossa; oppure Craigievar Castle, vicino ad Alford, considerato il più bel castello in stile baronale scozzese e il mastodontico Balmoral Castle, alle porte di Craithie, residenza estiva della casa reale inglese. Nella vicina Braemar vale la pena fare una puntata per immergersi in un’atmosfera tipicamente vittoriana; fu proprio la regina a fare le fortune di questo borgo minuscolo che, ogni settembre, in occasione dell’Highland Gathering, vede folle di turisti e curiosi accalcarsi per assistere a giochi e gare tradizionali, come il lancio del tronco d’abete e alle suggestive danze scozzesi. Il whisky è l’oro della Scozia e non esiste angolo di paese, isole comprese, che sia privo di una distilleria. La zona cruciale è la Valle dello Spey, sul versante di nord-est delle Highland settentrionali, dove ha sede anche il consorzio del Malt Whisky Trail, l’unione a scopo promozionale di alcune distillerie storiche che, come dice il nome, praticano da secoli la versione “più scozzese” del whisky: Glennfiddick a Dufftown, Strathisla nei pressi di Keith, Macallan a Craigellachie, Glen Grant a Rothes. Loch Ness, probabilmente il più noto e citato dei laghi scozzesi, vanta dimensioni di tutto rispetto (38 km di lunghezza, uno e mezzo di larghezza e ben 200 metri di profondità) e una leggendaria storia di mostri. Insieme al Loch Linhe e al Loch Locky, disegna il Canale di Caledonia, scorciatoia tra il Mare del Nord e l’Atlantico. In estate è possibile fare una piccola crociera a bordo dei numerosi battelli (alcuni dotati di apparecchiature per foto e riprese sott’acqua) che ne solcano le acque e, in assenza di mostri, immortalare le spettacolari rovine del castello di Unquart, uno dei più fotografati della Scozia; prima di visitare l’Official Loch Ness Monster Exhibition Centre, a Drumnadrochit, il museo in cui sono riunite tutte le memorabilia di Nessie: foto, sequenze di filmati, testimonianze…e tutto quanto può servire a suggestionare anche i più scettici, oltre ad alcuni modernissimi percorsi multimediali, che consentono di ripercorrere 500 milioni di anni di storia.

COSA MANGIARE
Il salmone, i crostacei, le aringhe affumicate, i merluzzetti di Arbroath, la carne Angus di Aberdeen, l’agnello dei Borders, la selvaggina e le conserve sono soltanto alcune delle leccornie che questa terra riserva a tavola. Uno dei piatti tipici per eccellenza è l’haggis, lo stomaco di pecora riempito con interiora di ovino, cipolla, farina d’avena e accompagnato dalle bashed neeps, sottilissime fettine di rapa, e dalle chappit tatties, patate schiacciate. Altri piatti scozzesi sono poi lo sheperd’s pie, manzo tritato con purea di patate e il cock-a-leekie, lo stufato di pollo e porri. Ottimi anche i formaggi, tra i quali primeggiano il Lanark Blu di sapore molto deciso, il Caboc, ricoperto di farina d’avena e quelli delle isole Orcadi. Tra i dessert trionfa invece l’apple pie, la classica torta di mele servita con custard, una crema di vaniglia calda. Per quanto riguarda le bevande, eccellente è la birra scozzese, servita a temperatura ambiente e piuttosto corposa.

SOSTA CAMPER

Highlands Scozia
Forse non tutti sanno che il campeggio è un’invenzione britannica e che il Regno Unito riserva servizi diffusi e di buon livello a chi si sposta in camper o roulotte. Per ricerca e informazioni: www.ukcampsite.co.uk e www.campingandcaravanningclub.co.uk
Ecco alcuni suggerimenti:
• A Edimburgo, nella cintura, c’è il Mortonhall Caravan Park, www.meadowhead.co.uk, nella cintura di Edimburgo, attrezzato camping 4 stelle con ristorante.
• Alle porte di Inverness, si trova l’Auchnahillin Caravan and Camping Park, www.auchnahillin.co.uk, incastonato tra foreste e brughiere, per chi ama il golf e l’equitazione.
• Nei pressi di Fort William, il Linnee Lochside Holiday,  www.linnhe-lochside-holidays.co.uk , incorniciato da un parco botanico e affacciato su un romantico lock, dove, oltre che su comode e attrezzate piazzole, si può contare anche su assistenza meccanica, lavanderia, spazi gioco per bambini, negozio, possibilità di andare a pesca e in bicicletta.
• Altra zona d’elezione per camperisti sono le sponde del Loch Lomond, nella Scozia centrale, dove sorge, presso Balloch, il Wood Leisure Holiday Parks  www.woodleisure.co.uk, una base ottimale per rilassarsi e praticare gli sport d’acqua e di terra.
• Non sono tantissime invece le aree di sosta attrezzate per cui, prima di concedersi una pausa anche di poche ore, è necessario il permesso del proprietario del terreno o della polizia municipale. Di notte è vietato sostare nelle rientranze o lungo i cigli erbosi delle strade.

INFORMAZIONI
www.visitbritain.com/it/it

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 Loch Lomond, il molo
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